Bellezza, coerenza e qualità occorrono anche per costruire la nostra digital reputation
Un grazie di cuore a Gianluigi Bonanomi che con il suo corso su Primopiano, dedicato a Personal branding and digital reputation, mi ha dato efficaci strumenti per affrontare parte delle future sfide della comunicazione che, con tutto quello che accade oggi, sta viaggiando sempre più velocemente.
Tanti business, per sopravvivere negli ultimi 8 mesi, hanno dovuto rivedere il proprio posizionamento in direzione del digitale, creandosi nel giro di pochi mesi uno spazio virtuale al posto di quello fisico, occupato e distanziato dalla pandemia.
E proprio all’interno di questo nuovo spazio stanno tentando di ricostruire la loro reputazione.
E Bonanomi, con un percorso costruito in modo che la pratica si debba farla da subito, costringe a una preziosa interiorizzazione dei concetti, aiutando a metterli immediatamente in pratica producendo contenuti di qualità.
A fine di ogni lezione, infatti, per poter passare alla sezione successiva, occorre portare in fondo esercitazioni nero su bianco e non i classici test a crocette.
Del resto, è cruciale che i professionisti della comunicazione si facciano trovare preparati alle sfide del 2021, quando niente tornerà più come prima. L’anno prossimo la digitalizzazione abbraccerà infatti ancor più segmenti e professioni, ormai profondamente trasformati in tutti i loro processi, dallo smartworking, dalle vendite on line, dalle nuove prassi di gestione delle riunioni, delle fiere, degli incontri e dei rapporti con clienti o colleghi.
E’ l’ora che la comunicazione _ negli ultimi anni gestita in modo improvvisato da chicchessia a suon di like e “copia e incolla” _ torni nelle mani dei professionisti.
E questa è l’occasione di chi la comunicazione la fa di mestiere: in un mondo di rapporti sempre più virtuali e sempre meno fatti di strette di mano, bisognerà saper comunicare, con estrema efficacia, valori come affidabilità, professionalità e credibilità.
Del resto, come sempre durante le crisi, solo chi saprà cogliere le nuove opportunità generate dalla crisi stessa, potrà riemergere dal caos. E solo chi punterà su standard operativi di qualità, saprà fronteggiare i nuovi competitor e costruire una digital reputation duratura.